Quello che non sapevi di voler sapere su tha Supreme
Hai presente quella canzone che hai sentito ovunque ma non capisci cosa dica? Era sua.
Ciao,
Io sono Vincenzo e questa è zio, la newsletter che cerca di introdurti a quelle cose da teenager di oggi che stavi cercando di ignorare, ma che forse è meglio se conosci almeno un po’.
Prima di cominciare volevo dire “grazie” a tutti quelli che hanno letto la prima puntata (si parlava di TikTok e la trovi qui), e “benvenuti” a chi si è iscritto dopo e riceve queste mail per la prima volta.
Fine convenevoli. Andiamo al punto sennò oggi non finiamo più: parliamo di tha Supreme.
Chi è questo tha Supreme?
Ehi, non lo so, right? Se ti mollo poi ti accolli, non so più che fare… Girotondo, quello che mi fai. E non sopporto se ti porto un po' come mi pare — yah, no, non vale, yah! Poi sto male, sai, con le pare — yah! E no, non torno coi miei, l'ansia mi divorava. No, non gli importa chi sei: non sa come ti chiami — hola!
tha Supreme, “m8nstar”
tha Supreme è un ragazzo di Fiumicino, si chiama Davide Mattei, compone musica e canta. So già che ti darà fastidio questo “tha” prima di “Supreme”, e il fatto che la “t” di “tha” sia minuscola, ma sappi che si scrive così. Non posso farci niente.
Potremmo definirlo rapper, o trapper, sicuramente producer, ma la sua categorizzazione musicale non è così immediata (vedremo più in là). Su Wikipedia, tra l’altro, viene addirittura citato come “produttore discografico italiano”: quanto fa XVII secolo, da zero a Controriforma Protestante? Controriforma Protestante.
Comunque sia: per semplificare, diciamo che è un artista trap, e che quindi è equiparabile a Sfera Ebbasta, Dark Polo Gang, Capo Plaza, Ghali, Rkomi, il Gabibbo che chiude le rime in “Fu Fu Dance”. A questo punto tu potrai dire “vabè, ma è un altro dei tanti per cui posso battermene allegramente i maroni sulle bianche scogliere di Vieste Garganica: qual è la differenza rispetto agli altri?”
Ma è proprio qui che ti volevo: tha Supreme ha 18 anni scarsi e nessuno l’ha mai visto in faccia per bene. Boom!
tha Supreme si reca alle urne in una scuola del Somerset, Regno Unito, per le elezioni generali di giovedì 12 dicembre (disegno dell’autore)
La prima cosa che devi assolutamente sapere, infatti, è che tha Supreme è sostanzialmente un cartoon. Non esiste pubblicamente, tanto che qualcuno ha pensato persino di definirlo Elena Ferrante del rap, o nuovo Liberato, o Gorillaz delle “6000 Sardine” (l’ultima me la sono totalmente inventata).
Il suo avatar è un ragazzino con la felpa viola, le scarpe di due colori diversi, le corna e l’aureola — perché è sia buono che cattivo, credo. Pare faccia il beatmaker da quando aveva 12 anni, che abbia lasciato la scuola a 15 per fare musica, e che poi a 16 anni Salmo l’abbia voluto come producer per “Perdonami”. Da lì in poi non si è più fermato.
Fine. Questo è quello che sappiamo su tha Supreme: il personaggio è misterioso, non rilascia quasi mai interviste, e si racconta pochissimo sui social.
A questo punto però mi sento di dover aggiungere una cosa a tuo beneficio: è giusto che tu sappia che le informazioni che si trovano su di lui provengono da articoli che sono TUTTI UGUALI. Sono scritti quasi tutti in modo così simile, e dicono così tanto le stesse cose, che sembrano praticamente presi e incollati da una cartella stampa.
Adesso: sto per caso dicendo che è tutto finto e non dobbiamo crederci? Che è una Subdola Operazione di Marketing? Che tha Supreme è stato finanziato dalla Open Society Foundations di George Soros? No. Ma torniamo a noi.
Questa è “scuol4”: rende bene l’idea di cosa sia tha Supreme.
Ha una sorella che canta (si chiama Sara Mattei in arte Mara Sattei, con la quale duetta in “m12ano”), ha prodotto anche Dani Faiv e altri, e il suo primo singolo da rapper — ossia quello su cui ha cantato per la prima volta — è questo: “6itch”, del 2017. Col terzo singolo (“scuol4”) è arrivato subito il primo disco d’oro. Con “oh 9od”, poco dopo, s’è beccato il platino”.
Quest’anno poi è stato il suo: questi due feat che vedi qui sotto sono finiti praticamente ovunque
“Supreme - L’Ego”, contenuto in “Persona”, con Marracash e Sfera Ebbasta;
“Yoshi”, da “Machete Mixtape 4”, con Dani Faiv e Fabri Fibra
Trasformandolo istantaneamente in uno dei nuovi capi della scena italiana.
Ultima cosa: poche settimane fa è uscito il suo primo album, cosa che avrai notato passando dalle stazioni di Milano e Roma, scorgendo questa discreta statua di 5 metri che lo riproduce.
Si chiama “23 6451” (“Le basi”) ed ha ben venti tracce perché (è provato anche da esperienze straniere come quella dei Migos e Drake) più canzoni fai, più streaming fai.
Ma: ecco cosa fa.
Cosa fa questo tha Supreme?
Su La Stampa ho trovato questo:
“Tha Supreme è il futuro (non sol7an7o d3l rap)”
La Stampa, 19 novembre 2019
Titolato proprio così, coi numeri in stile leet come fa lui. Può sembrare buffo, ma dà l’idea di quanto se ne stia parlando in giro: c’è persino un pezzo dedicato a lui su Open, il blog personale di Enrico Mentana, e su SkyTg24 puoi leggere che:
“tha Supreme amplia il suo lavoro, oltre a produrre beatmaker”
SkyTg24, 20 novembre 2019
Che è come dire che tha Supreme ha tanti figli che fanno i beatmaker. O fabbrica tanti androidi con velleità musicali. Ok.
Quindi, parliamone: prima cosa che connota la musica di tha Supreme è il fatto che non è proprio rap, o trap.
Gli strumenti utilizzati nelle produzioni sono propri della trap, le basi pure, ma sono molto più piene: ci trovi sì i soliti giri melodici coi carillon, ma sembrano già pronti per sfociare naturalmente nel pop, se non addirittura nella musica leggera.
Tra l’altro spesso hanno un tono da presa per il culo perenne — non lo sto dicendo in termini per forza negativi: mille suoni diversi, melodie e ritmi giocosi, e ritornelli che ti s’incollano in testa come quella pubblicità che fa “Sì con riso ma senza lattosio”.
Ci sono addirittura delle chitarre acustiche.
Questa sicuro l’hai sentita: “blun7 a swishland”.
Il modo in cui canta, tra l’altro, è super peculiare: balza da un tono all’altro, cambia continuamente velocità, dilata le vocali, e fa tutti quei virtuosismi tipici di chi a X Factor prende 4 sì convinti.
“Vado via per un po', yeah! Importa niente di Porsche. Comunque perché no? Un giorno potrò! Ci metto il “forse”, però: sennò mi iello un po', sennò poi sembro uno che se la — oh! — che se la tira, bro! Tipo una figa stro'! Tipo una stronza da manicomio! Tipo rockstar! Twen-twenty-four sono i miei flow. Uh, solo in questa song — oh, wo-oh, wow. Swing-swing-swing-swing-swing-swingo le parole È ok, ok.”
tha Supreme, “sw1n6o”
Il “linguaggio alieno” (sempre fonte La Stampa) dei testi è una fusione di standard stilistici della trap e tono colloquialissimo da compagni di classe, accompagnati da temi prettamente adolescenziali tipo: scuola, amici, compagni, rapportini sentimentali, ambizioni artistiche, incomprensioni, cannette, ermetismi a caso e porte di camera sbattute forte perché non mi capite.
Prova a sentire questa, per esempio — è uno dei suoi classici (12 milioni di views, tra l’altro):
Dice tutto del suo stile musicale, canoro, stilistico e tematico: paranoia, genitori, fumare, chat con le ex. E se ci pensi, è perfetto per quel momento della vita in cui vuoi sentirti dire che hai un mondo dentro che nessuno capisce.
Lo hanno fatto in milioni per decenni. L’ho fatto anche io. Lo hai fatto anche tu. Adesso lo sta facendo lui in un modo piuttosto nuovo, finendo in classifica FIMI. Quindi forse potrebbe interessarti saperlo.
Perché dovrebbe interessarmi?
Al di là del fatto che “blun7 a swishland” probabilmente la stai sentendo ovunque, e che ormai lui sta diventando abbastanza grosso, è doveroso sapere chi sia anche solo per dare un volto (lol) a chi ha prodotto l’album che sta battendo molti di record.
È stato il secondo disco più ascoltato di sempre in Italia nelle prime 24 ore dall’uscita (circa 13 milioni di stream);
Sette delle venti tracce dell’album si sono piazzate nella top 200 Global di Spotify;
Tutte e venti le tracce sono finite nelle prime 21 posizioni della Top 50 Italia.
Mecòions!
Tra l’altro i cinque singoli già rilasciati (“Oh 9od”, “M8nstar”, “Scuol4”, “6itch” e “5olo”) hanno fatto più di 45 milioni di views su YouTube. Sappi però che l’album era così tanto atteso che ha un po’ deluso aspettative forse troppo alte.
tha Supreme, di spalle, crea un evento Facebook (disegno dell’autore).
O meglio, molti pensavano fosse un’altra cosa, aprendo un lunghissimo dibattito fra chi pensa sia Il Futuro Del Nostro Pianeta Terra, e chi dice faccia cagare e basta — qui un sunto del dibattito, condito da un pacificante e onesto “sì però pls datevi una calmata pure voi, che è ancora un pischello” (virgolettato mio).
L’altro giorno si è “esibito” sul palco di X Factor come ospite: metto “esibito” tra virgolette perché ovviamente non c’era davvero lui sul palco ma una specie di pupazzone in CGI che interpretava il cantato della traccia, all’interno di un’esibizione dal vivo con strumenti veri e cori professional.
Dal minuto 2.04 il pupazzone a X Factor.
L’ esibizione è stata accolta un po’ così, perché questo pupazzone è stato definito “lento” e oggettivamente non bello da vedere. Lui ha risposto con un freestyle su Instagram.
Ma adesso:
Tu cosa ne sai?
Come dicevo l’altra volta, questa parte della newsletter si chiama “Tu cosa ne sai?” ed è più libera. Quindi può essere che ti racconti di quella volta che ho provato quella determinata cosa in prima persona. O esprima addirittura un’opinione. O ancora può essere che lasci parlare chi ne sa più di me.
Prima di passare il microfono ad altri, quindi, volevo prendere una riga per scrivere una cosa che mi frulla in testa. Magari non c’entra niente, magari è disorganica col resto della mail, ma: è pur sempre la mia newsletter :)
Sto elaborando questa teoria secondo cui i prodotti culturali che funzionano di più negli ultimi tempi non sono quelli fatti meglio, o quelli con più contesto, o quelli più analitici, o semplicemente quelli più belli.
No: la mia impressione è che “cosa che funziona” al giorno d’oggi sia sinonimo di “cosa che mi ha provocato un’emozione forte”. Tipo come sta succedendo in politica, volendo, ma coi consumi culturali. Mi spiego con un esempio.
L’altro giorno ho visto il film “Marriage Story” (lo trovi su Netflix) e mi è sembrato sostanzialmente inutile — gusto mio. Molti in giro hanno obiettato spiegando che vedendolo hanno pianto più di una volta. O che ci si sono immedesimati.
tha Supreme assonnato in pizzeria, primissimo piano (disegno dell’autore).
Mia risp: e quindi? Dovrei desumerne che se una cose mi smuove, o mi ci rivedo, diventa automaticamente bella? Secondo me no.
Dico questo perché sotto sotto ho come il sospetto che il successo di tha Supreme debba molto ANCHE a questo meccanismo — al di là delle sue palesi capacità, o della freschezza o meno delle sue produzioni.
Qualsiasi me di 16 anni, sentendolo, reagirebbe esultante dicendo “wowo questo parla di me, anche io sono diverso dagli altri, la scuola mi svilisce, ho la testa fra le nuvole, ho un mondo tutto mio, sfumacchio”.
Può essere? Sei d’accordo? No? Per cercare di capire questa e altre cose ho chiesto a uno dei pochi che è riuscito a intervistarlo: Elia Alovisi di Noisey.
Vai Elia, dicci tutto.
Grazie Elia.
Cos’altro dovrei sapere?
Sì, l’abbiamo notato tutti: effettivamente tha Supreme somiglia molto a un personaggio di Rick & Morty. Ma alla fine non è così strano — specie se pensi al fatto che è una serie abbastanza popolare in quella fascia d’età: è un po’ come se noi vEcChI citassimo i Simpson.
Lo chiamano anche “thasup”. Non mi piace.
“Supreme - L’Ego” dell’album di Marracash — ossia il pezzo in cui canta anche tha Supreme — è arrivato primo nella classifica italiana dei singoli più ascoltati pur non essendo mai stato pubblicato come singolo.
A quanto pare cura in qualche modo anche i visual dei suoi video e il mix audio dei pezzi, ma va’ a sapere.
Alcune delle sue ispirazioni musicali e artistiche provengono dal mondo del cosiddetto Soundcloud Rap: se ti interessa saperne di più di questa cosa, qui trovi un approfondimento. Se vuoi che dedichi una puntata a tema di zio, fammelo sapere.
Su Radio Raheem una volta abbiamo parlato di tha Supreme. Se ti va di ascoltare: ecco qui, a un certo punto lo faccio.
E questo è tutto. Adesso conosci tutto ciò che — secondo me — potrebbe servirti su tha Supreme. Qua, settimana scorsa, parlavamo di TikTok. Se vuoi, condividi questa mail o raggiungimi altrove.
Stavo pensando che forse mi è venuta lunga anche questa: cercherò di essere più essenziale. Come dici? No habla mi idioma? Dio.