Entro le prossime 12 ore ti inviteranno su "Among Us"
È il gioco online a cui stanno giocando tutti in cui devi sgamare gli infami.
Ciao,
Io sono Vincenzo e questa è zio, la newsletter sulla Gen Z che arriva nelle caselle di posta elettronica.
Mentre ti scrivo qui fuori è tutto grigio, piove e c’è un accenno di nebbia. Mancano cinque ore al coprifuoco. Buon weekend anche a te 👍
Scegliere l’argomento di questa settimana è stato abbastanza semplice, al punto che mi sono chiesto se valesse davvero la pena di scriverne. Alla fine però: ecco qua.
Si tratta di un piccolo videogame per smartphone e computer. Se ne sta parlando OVUNQUE, ci stanno giocando TUTTI, ma fino a dieci giorni fa non ne sapevo onestamente NULLA.
Poi ho deciso di recuperare tutto “Among Us” per te. Ti mando mail in pvt per il Paypal. Cominciamo.
Cos’è “Among Us”?
“Among Us” è il videogioco per mobile e PC in cui prima o poi — in qualche modo — ti imbatterai entro le prossime dodici ore. È mega diffuso fra i teenager ed è diventato un piccolo caso nelle ultime settimane.
È un prodotto molto grezzo, è graficamente elementare ed ha un meccanismo mega-comprensibile. I personaggi del gioco sono come questo coso qua, una specie di astronauta colorato che sicuramente ti sarà capitato di vedere senza saperlo.
Comunque, in due righe: si svolge tutto all’interno di una specie di navicella spaziale. Entri in una partita (con un massimo di altri nove utenti a caso, o altri nove amici) e compi delle piccole micro-missioni cercando di non farti uccidere e di scoprire chi sia “l’impostore”.
E infatti a inizio gara ti viene subito assegnato un ruolo: o sei fra i crewmate normali, ossia la maggior parte dell’equipaggio che deve mettere in salvo la navicella svolgendo piccole manutenzioni da una parte all’altra della mappa, o sei un impostore che deve sabotare la situa e non farsi scoprire dagli altri.
La parte cruciale del gioco sta però tutta nei meccanismi di ricerca della verità, strategie e complotti che si alimentano all’interno di una chat che si attiva ogni volta che uno dei giocatori richiede un meeting d’urgenza, o lancia un allarme per aver ritrovato il cadavere di qualcuno — quando muori continui comunque a giocare da fantasma.
C’è poi un voto generale, e chi riceve più voti viene espulso dalla navicella. Se non sei ̷M̷a̷s̷s̷i̷m̷o̷ ̷D̷'̷A̷l̷e̷m̷a̷ l'impostore, il gioco continua.
È praticamente una via di mezzo digitale fra un gioco di ruolo e un gioco in scatola alla Cluedo a tema sospetti, infami e intrighi. Per tutto il resto, lascio che sia tu stesso a scoprirlo perché sono un fottuto empirista 👐
Da dove viene fuori “Among Us”?
La storia di come “Among Us” sia finito sul telefono di tuo cugino Ughetto, di anni dieci, è abbastanza rappresentativa di come funzionano le cose nel “Nuovo Mondo Digitale”, come direbbero su Focus TV o su Tg Leonardo (lo fanno ancora?).
Nel 2018 Innersloth è una casa di produzione indie minuscola. A questi tre tipi degli USA — uno sviluppatore e due disegnatori — viene in mente di lanciare ‘sto mini videogame in stile cartoon, investendo un budget abbastanza misero.
Dopo di che non succede nulla.
Ma N U L L A. Picco massimo di attività: 30 giocatori contemporanei, praticamente un mezzo fallimento. Fino al 2020.
(Immagine dell’autore).
È tra gennaio e maggio che, secondo varie ricostruzioni, sui canali Twitch da qualche centinaia di migliaia di follower degli streamer SR_Kaif, AdmiralBulldog e SingSing, “Among Us” comincia a circolare.
Così. Dal nulla. Dando una prima esposizione insperata e istantanea al titolo.
Da lì poi pare che la cosa — a cavallo dell’estate — sia pian piano finita in Corea del Sud, da dove utenti Twitch molto popolari avrebbero importato questa micro-tendenza rilanciandola dentro e fuori il proprio paese, fino a raggiungere i big della scena.
E infatti intorno a luglio la cosa compare sugli schermi di Sodapoppin: uno streamer da quasi 3 milioni di follower e centinaia di milioni di views che, cominciando a trasmettere in streaming le sue partite, contribuirà pesantemente a fare da moltiplicatore di buzz, e mi costringerà a scrivere di questo coso nell’ottobre del 2020.
Adesso i server fanno fatica a reggere le partite, e l’uscita del secondo capitolo è stata bloccata per provare a sistemare il primo — per esempio, cercando di tappare le seimila falle hackerabili lasciate qua e là nel gioco dall’impreparazione alla fama.
Oopps.
Arrivo a un punto, comunque: non è che il meccanismo che ti ho appena descritto sia così tanto eccentrico, o nasconda qualcosa di misterioso — nella gran parte dei casi.
È abbastanza comune, anzi, che un contenuto digitale di successo — quando proveniente dal nulla o quasi — abbia fatto prima questo giro dei cantoni, godendo (talvolta) totalmente a caso della spinta di qualche influencer (talvolta) semi-ignaro. E ti faccio un esempio a tema.
Da anni youtuber e streamer si martellano i palmi delle mani cercando videogiochi improbabili coi quali mettersi alla prova, da utilizzare poi periodicamente nei propri video o nei propri streaming.
A volte lo fanno col piglio dell’indagine “speleologica”, altre volte per mostrare di essere capaci di giocare a tutto, o per noia. Altre ancora per poter pubblicare contenuti con titoli mega-catchy pieni di stampatelli e asterischi. Tipo:
“GIOCO AL GIOCO PIÙ BRUTTO DEL MONDO **PERDO MALE** INCreDIBILE”
È anche con questi criteri che, sempre più spesso, alcune cose online finiscono per “funzionare”, mentre altre restano invisibili: perché a qualcuno serviva un’altra storia del giorno. Ed è il caso, probabilmente, di “Among Us”.
Davvero ci stanno giocando tutti?
Ma restiamo ancora un attimo su Twitch: ancora a inizio giugno 2020 le dirette dei gameplay di “Among us” portavano qualche centinaia di spettatori medi. Oggi xQc, uno dei canali più seguiti nel circuito del gioco, colleziona decine di milioni di ore guardate sul proprio profilo — o “collezionava”, visto che ha deciso di mollarlo dopo uno scazzo.
Un paio di giorni fa persino Alexandria Ocasio-Cortez ha trasmesso in streaming alcune sue partite dal suo profilo Twitch, cercando di infilarci dentro anche qualche nozione basic su sanità pubblica e welfare state.
Arrivati a ottobre 2020, pare che ormai i giocatori connessi contemporaneamente — a livello globale — siano arrivati anche a 4 milioni, e che nel mondo sarebbero almeno in 60 milioni le persone che ci giocherebbero almeno una volta al giorno. Limortè!
Confronto fra le chiavi di ricerca “Among us” (blu) e “Didattica a distanza” (rosso) in Italia da metà luglio a oggi (fonte: Google Trends).
Poi: i download da mobile sarebbero ormai sopra i 100 milioni; su Steam, App Store e Google Play è in cima alla classifiche da un bel po’ di tempo; su YouTube i video raccolgono milionate di views; e sui social e le board si stanno letteralmente riempiendo di meme a tema. Ma BASTA numeri.
Anche in Italia i giornali mainstream — Corriere, SkyTg24, Ansa — ne parlano da giorni. Se provi a cercare su YouTube, scopri immediatamente che la grandissima parte dei creator italiani più noti negli ultimi tempi sta pubblicando un botto di video a tema, tra partite e parodie, facendo anche delle big views.
iPantellas, FaviJ, Enzo Salvi e Alvaro Vitali in “Among Us vs Vita Reale”
E quindi sì: “Among Us” è la cosa del momento, e probabilmente tra qualche ora ti arriverà un mess su WhatsApp in cui ti inviteranno in una room per giocare con gli altri. Andiamo avanti.
Perché dovrebbe interessarmi?
Risposta veloce: per tutto quello che ti dicevo qui sopra. Approfitto però del paragrafetto per sproloquiare un secondo.
L’altro giorno ho letto questo pezzo dal titolo “Among Us Is Not Just the Game of 2020, It’s ‘2020: The Game’”. L’autore fa tutto un parallelo fra le nostre nuove vite e il gameplay di “Among Us”, dicendo che:
“Il grosso di “Among us” è essenzialmente gente che cerca di fare il proprio lavoro evitando di crepare. È un sentimento che sento profondamente mio: mi sento super-connesso a questi omini sventurati ogni volta che entro su Zoom per una call a tema “capital portfolio review”, mentre il mondo là fuori sta letteralmente bruciando.”
Che è un’immagine obiettivamente suggestiva.
Questo però non è l'unico thinkpiece, in questi giorni, a parlarne come di un fenomeno mega-rappresentativo dei nostri 2020, il “paranoia game” ideale per questi “tempi sciagurati”.
Ed è una tendenza che si rincorre da mesi: ogni nuovo fenomeno virale viene sempre più raccontato come “iconico” del momento, e il suo successo “significativo” del modo in cui stiamo vivendo le nostre vite.
L’abbiamo visto anche qui su zio, quando è capitato: abbiamo raccontato degli esperti secondo cui “Animal Crossing” di Nintendo sarebbe stato una sorta di sollievo dalla quotidianità pandemica; abbiamo parlato anche di chi riteneva che il successo del meme coi becchini africani fosse probabilmente ascrivibile alla cinica apatia con cui stiamo cercando di sopravvivere a questa feroce e triste realtà.
E sta succedendo anche con “Among Us” — lo ha fatto persino Riccardo Luna su Repubblica, per farti capire.
Poi intendiamoci: soprattutto negli USA, dove prima e seconda ondata sono quasi indistinguibili, il gioco ha avuto possibilità di prendere piede e crescere come addendum pandemico alla socialità, e certamente la cosa può aver giovato alla sua diffusione senza necessariamente diventare un simbolo di qualcosa.
Però boh, mi viene da pensare — e chiudo.
Arrivati a un nuovo giro di giostra, con la prospettiva plausibile di una nuova serrata obbligatoria e la totale assenza di previsioni su come saranno i nostri 2021, 2022, 2023, ha ancora senso dirci che qualcosa “rappresenta pienamente” il 2020, o che interpreta il nostro nuovo quotidiano?
Voglio dire: ha ancora senso parlare del “2020” come fosse un meme? O dovremmo cominciare a fare i conti con il nostro nuovo new normal anche dal punto di vista dei contenuti online, dei messaggi, della comunicazione in genere? E quanto sono profonde queste domande retoriche?
Non ho una risp, comunque 🙆♂️ Piuttosto parliamone: scrivimi sotto questa mail o sui social, magari facciamo un episodio corale, uno specialone. O magari no, chi c’ha voglia! Tra quattro ore, coprifuoco!
E questo è quanto: adesso che sei arrivato fino in fondo posso confidarti che “Among Us” non mi piace :/
Qui trovi le vecchie puntate di zio, qui trovi me su Instagram, su Twitter e su LinkedIn.
Cosa IMPORTANTE: spostami nella casella regolare di Gmail e non lasciarmi in “Promozioni”, sennò non ci vediamo più. Ancora meglio, aggiungi l'indirizzo mail di zio alla tua rubrica contatti, così non ci perdiamo di vista ;)
E basta, ciao buona giornata!
OK. Quindi, chi c'è per una partita Among Us + Discord stasera? ;-)