Ciao
Io sono Vincenzo e questa è zio, la newsletter dell’estate.
Qui a Milano fa molto caldo e ci sono le zanzare. L’altro giorno fuori da un locale ho visto una ragazza con mascherina in faccia indaffarata prima a igienizzarsi le mani con il gel, poi a spruzzare l’antizanzare su ogni centimetro scoperto del suo corpo.
Sembrava si stesse attrezzando per una missione nelle paludi polesiane. Mi ha fatto pensare che certi posti ormai sono troppo ostili da vivere o sopravvivere — Milano d’estate e in generale, il 2020, il mondo post-Covid, quello in pieno global warming. Buon inizio agosto 🤟
Comunque, questo sarà l’ultimo episodio di zio per un po’ di tempo e la ragione è abbastanza inverosimile: f e r i e (ti lascio qui l’archivio così ne recuperi un paio). Prima di mandare questa newsletter in campeggio con gli amici, però, ho pensato fosse doveroso dedicare l’ultima puntata della stagione a un argomento che volevo affrontare da mesi e che poi boh, dimenticato.
Oggi parliamo della FSK Satellite che magari già conosci. O forse no. È una di quelle robe che se sei iscritto a zio non puoi non aver sentito nominare. Si è pure tornato a parlare di loro. Scusa. Va tutto bene.
Che succede?
Curiosità mia: anche voi leggete o vedete sempre meno roba stimolante in giro? Sarà l’arrivo di questa estate anomala? O il fatto che siamo in affaticamento post-Covid? O che abbiamo spremuto tutte le nostre idee in lockdown? Che fine hanno fatto i dj set online? Perché non ci sentiamo migliori come pensavamo? E qual è il meme del momento?
Sembra di vivere in una specie di frazione di passaggio, come se stessimo aspettando un nuovo giro di giostra senza volerci pensare troppo. O — per gli ottimisti — come se si dovesse sbloccare qualche meccanismo che, esattamente come zio, in questo momento sta pensando solo ad andare in ferie.
Fatto sta che sembra tutto un po’ congelato (c’è anche da dire che buona parte degli input culturali viene dall'estero, specie nel mondo digitale, e in posti come gli USA sono a livello “Italia aprile 2020”). È come giugno a scuola se non hai gli esami, e hai già finito il giro di interrogazioni. Un’appendice sudata.
Prendi la musica: senza dar troppi giudizi, hanno scoperto che mischiare hit dance anni Novanta (o in generale una cassa dritta tipo house) con la trap funziona, e adesso la contemporaneità musicale italiana è letteralmente “Hit Mania Dance Estate 1999”. Non sto neanche a fare degli esempi. Ne abbiamo parlato tipo sette volte — “sette” è un numero a caso, non le ho contate davvero.
E quindi: in questo stesso contesto, pochi giorni fa, è uscita una canzone un po’ diversa dalle altre. Si chiama “Settimana al caldo”, era particolarmente attesa in buona parte circuito rap — quello trainante oggi in Italia a livello musicale — ed è della FSK Satellite. Un secondo e capiamo perché te ne voglio parlare.
Cos’è FSK Satellite?
La FSK è un collettivo trap di Venosa (Potenza). I tre componenti principali sono Taxi B, Sapobully e Chiello FSK. Ci sono poi il producer Greg Willen e un altro paio di componenti apparsi soprattutto nelle prime produzioni (ThugNizü, Powv, YoungGucci). Ora che come gli infami abbiamo fatto un po’ di nomi possiamo passare alla musica.
Il loro genere è la trap (c’è chi li definisce gothrap, o goth trap, o goth-trap, o come si scrive, e il perché lo capisci già dal loro logo). La cosa che li contraddistingue, però, è l’approccio del tutto personale ed eccentrico alla cosa: trova poche similitudini con la scena italiana e — cosa ancora più rara — riferimenti al mercato internazionale, se non in alcune sue parti (esempio ma neppure tanto: 6IX9INE).
Comunque sia, guardiamo subito un loro video così ci capiamo:
Questa è “Ansia No”, uno dei pezzi più noti. Li definisce abbastanza bene perché ci trovate dentro alcuni tratti tipici: una sequenza drill di richiami a marchi di moda e stati alterati causa sostanze (Sapobully), un ritornello urlato con attitudine quasi metal e figure retoriche che si accavallano fra loro (Taxi B), un video piuttosto artsy. Manca la componente emo (solitamente interpretata da Chiello) ma quella la vediamo dopo.
“Ansia no” è importante perché racconta anche un po’ del perché ti sto parlando di tre ragazzi del Vulture: nei mesi scorsi è diventata una specie di modo di dire fra i giovani — non fra tutti, ovviamente — e c’è chi sostiene sia un pezzo “generazionale” per il richiamo all’ansia, e per il modo in cui viene resa in parole la battaglia (persa) contro le milionate di tentazioni quotidiane.
“Ansia no, ho fatto due soldi, ho detto ‘Bianca stop’
Dopo due secondi Polo Nord”
Ci siamo capiti.
La FSK esiste dal 2017, più o meno. Primo video di cui si abbia conoscenza: "Flexioni". Ha all’attivo un solo album insieme (“FSK Trapshit”, di circa un anno fa) e un repack dello stesso risalente allo scorso dicembre — con tanto di feat con Guè Pequeno (“Capi della trap”).
Avevano un canale YouTube canonico, da tre mesi circa hanno un canale YouTube “Vevo” — che come dicevamo altre volte, è tipo l'inizio della carriera formale. Quindi era il momento di parlarne. Eccoci.
Altri brani della FSK che è meglio se conosci:
“No spie”
“Snitch e impicci” (con Drefgold)
Raccontare la discografia della FSK senza citare i side project dei tre componenti, comunque, sarebbe come non parlarne abbastanza.
E infatti è il caso delle traiettorie soliste di Taxi B, lanciatissimo in questa specie di techno hardcore urlata con video mezzi psico-horror (“Paste pazze”, “Woody Woodpecker”); quella di Sapo con il suo Soundcloud trap; o di Chiello con una produzione più cantata e “intimista” (il tape “Non troverai un tesoro”, o “Crema di buccia” del maggio scorso).
(Immagine dell’autore)
E basta. Non c’è molto altro di essenziale e biografico da dire, se non che — momento Verissimo — Taxi B ha una relazione con Fishball, esponente trap femminile di cui magari prima o poi ti parlerò e che gira parecchio soprattutto su TikTok.
Bonus “GenZ 2020”: ottenuto.
Cos’hanno di particolare?
Un po’ te l’ho detto. Ci sono però altre loro caratteristiche specifiche che li rendono abbastanza riconoscibili — non ho detto né migliori né peggiori, ti denunzio.
Le metto in elenco puntato.
Intanto sono nato abbastanza a Sud da poterti far notare quanto sia forte il loro accento lucano (cosa che personalmente ritengo un’invidiabilissima signature move in una scena che tende a diventare piatta). Nei commenti sotto i video c'è gente che fa la trascrizione fonetica dei testi, mi fa molto ridere;
Le produzioni sono quasi tutte di questo Greg Willen, che è certamente uno dei più interessanti producer della scena, e che è stato capace di creare un suo stile riconoscibile senza subire troppe influenze contemporanee (qui ti racconta come ha costruito il beat di “Ansia no”);
I video, come dicevo, sono un po’ più coraggiosi e registicamente più significativi rispetto alla media delle produzioni del genere — solitamente fatte di playback e squat sulle auto;
Taxi B, che ha portato in Italia un’estetica ancora di nicchia e un modo di approcciare alla canzone — nella sua forma e nella sua interpretazione — sicuramente diverso dalla tendenza al check radiofonico;
Ci metto anche il modo in cui scrivono, perché mi piace immaginare che almeno uno di loro abbia un minimo di sensibilità letteraria (qualcuno in rete ha mezzo sbragato e si è lanciato in un parallelo Taxi B-Ungaretti). Mi riferisco a frasi come “Le ho visto mischiare le droghe / Come dentro a un minestrone” (“Melissa P”), o “I soldi non ci bastan / La droga non ci basta / Primo pensiero è mamma / Secondo FSK” (“Up”);
La lingua, altra cosa per cui non si sono forse inventati niente, ma che li rende immediatamente distinguibili — specie per l’uso di termini come Ollare (da “whole lotta gang shit”, che non vuol dire assolutamente niente di importante) o l’importazione di 4L (“For life”).
A questo punto, comunque, è arrivato il momento di dirti che negli ultimi mesi i tre si sono resi protagonisti di un paio di situazioni off limits di cui è meglio parlare adesso.
Come raccontava Niccolò Murgia su Noisey, la FSK ha riportato la trap italiana all’età del bronzo — ovvero a quando è nato tutto ‘sto trambusto con ‘sta musica — sia dal punto di vista della genuinità e della provocazione, che per quanto riguarda un’eccessiva e censurabile scioltezza nell’uso di parole come quella con la “N” (sulla n-word e la sua imbarazzante diffusione nel rap italiano andrebbe aperto un gigantesco capitolo a parte, quindi lo appunto per un’altra volta).
Nei mesi scorsi poi c’è stato anche un mezzo dissing di Salmo, che senza citarli direttamente su Instagram aveva criticato il video teaser di “FSK Trapshit”, in cui apparivano un discreto numero di sostanze, spiegando che poteva essere — riduco all’osso — di cattivo esempio per i fan.
Sempre da Noisey tiro fuori questa quote perché non so come chiudere questo paragrafo:
“Soldi, se possibile molti. Droga, affetti e una vita veloce. Parolacce, ignoranza. Una vita esagerata al punto da essere a tratti caricaturale, ma anche problematica, ma anche paradossalmente intrigante.”
Fatto, andiamo avanti.
Perché dovrebbero interessarmi?
Questa settimana è uscito “Settimana al caldo”, il nuovo singolo che prelude — probabilmente — anche a un nuovo album. Eccolo:
Il video è in tendenze su YouTube da quattro giorni. E basta farsi un giro nei commenti per capire quanto fosse atteso — non tanto per i numeri che fanno in termini di audience e views, ma per quanto sia ingaggiata (scusate) la loro community.
Gli ascoltatori forti della FSK ne seguono la crescita artistica come fosse la loro squadra di calcio del cuore. Commentano quanto e come sarebbe stato più calzante interpretare quella canzone per quel determinato componente. Nutrono una venerazione sconfinata per Greg Willen e si esaltano ascoltando la sua producer tag (“Greg Willen non dormire”).
Ai loro live la gente poga sul serio (fonte: io che ti chiedo di fidarti). Da quanto tempo non vedevi pogare dei ragazzini in Italia? Io dalle occupazioni con gli Ska-P 🤭
Mi è piaciuta.
L'altro giorno stavo ascoltando un po’ di loro roba per scrivere questa newsletter. Alcuni dei pezzi che abbiamo citato qui dentro sono così rilevanti per la scena da sembrare molto più vecchi, come se fossero connaturati alla nuova trap italiana. E invece nella maggior parte dei casi sono vecchi solo di un anno.
La FSK in un pugno di mesi si è scavata un posto chiaro e ben definibile nella nostra offerta musicale contemporanea. Con qualche intuizione, molti eccessi, provocazioni censurabili e ignoranza odiosamente indifendibile, hanno trovato la loro voce e incontrato quella di un botto di zoomer — che se lo meritassero o meno.
Non te l’avevo ancora raccontato. Ne ho approfittato adesso che è uscito questo singolo nuovo. Buone vacanze 🏝
E con questo è tutto. Come ti dicevo sopra: ci vediamo tra qualche settimana, così mi riposo un po’. Tu magari vuoi recuperare qualche vecchia puntata: eccoti il link.
Se ti manco scrivimi rispondendo a questa mail, o su Instagram, o su Twitter, o su LinkedIn. Torno abbronzato. Ciao!