Tra 10 giorni esatti avrai imparato "Bando" a memoria
E sarà tutta colpa di una ragazza di 16 anni. Adesso almeno lo sai in anticipo.
Ciao,
Io sono Vincenzo e questa è zio, la newsletter che ti aggiorna su tutto ciò che non ritenevi essenziale.
Qui dalla trincea lombarda tutto bene. Oggi ho starnutito in pubblico. Ho sentito il dovere di rannicchiarmi tutto e diventare trasparente. Manco avessi avuto una svastica sul naso, dio santo.
È stata una settimana un po’ matta. Però ho scoperto due cose: primo, sono diventato virologo. Secondo: il titolo della canzone di cui parleremo oggi, che sentivo qua e là da giorni.
Ma perché ne parleremo? Che senso ha la sua presenza in zio? E cosa vuol dire “Bando sopra il Booster”?
Eh eh ti piacerebbe saperlo adesso ehe eh. E invece lo scopriremo con calma, più in fondo, insieme. Stringimi le mani. Le ho appena lavate.
Cos’è “Bando”?
“Bando” è il nome di una canzone che sta circolando parecchio in questi giorni.
Finora ne hanno parlato pochissimi media mainstream, ma se ti sei fatto un giro su un social network che non sia Facebook probabilmente ti è passata davanti senza che te ne accorgessi.
“Ci becchiamo nel bando, sopra il booster,
Anna fattura e no: non parlo di buste.
Mando tutto io, svuota il freezer,
C'ho il passaggio assicurato sopra questo diesel.”
Secondo me l'hai sentita. Sta cominciando a girare anche in radio. Comunque è questa:
Questo invece sono io ipnotizzato.
Partiamo da qui. Se ci fai caso da qualche tempo su YouTube c’è questa moda di commentare le canzoni con una specie di schema-meme che esemplificherò come se fossimo nel 1966, esistesse internet, e Adriano Celentano avesse appena rilasciato una delle sue hit:
“Primo ascolto: che è sta merda”
“Secondo ascolto: che è sta merda”
“Terzo ascolto: ...”
“Decimo ascolto: LÀ DOVE C'ERA L'ERBA ORA C'È UNA CITAAAAAAAAÀ”
È per dire che la canzone ti è arrivata dopo qualche ascolto.
Non c’entra niente, ma mi è successo lo stesso con “Bando”: venti minuti prima era puro Tagadà. Venti minuti dopo sbavavo ripetendo “BA-BA-BANDO SOPRA IL BOOSTER”. Sono fatto così :)))))
Mio personalissimo take (se non ti interessa salta un paio di paragrafi), è un pezzo che funziona: mi suona bene lei, faccio felicemente a meno delle ipallage nel testo, e mi piace come gira la base — che è un po’ un trend come genere, di recente.
Cioè: ultimamente gira tanta roba italiana cantata su una traccia dance/house/electro/garage/techno/ecc. L’esempio totale è quello che sta uscendo da Pluggers con Massimo Pericolo (“Polo Nord”, “Criminali” con Speranza e Barracano) e proprio poche ore fa con Madame, fresca fresca.
Poi c’è pure“Boogieman” di Ghali, un po’ di roba dell'ultimo “Machete Mixtape”, o questa cmqmartina che sta girando. Va un po’ così.
Ma vabè, al di là della critica musicale livello beginner ci sono diverse cose da dire su “Bando” che non siano mie opinioni, e sul motivo per cui ne stiamo parlando.
La seconda è che in pochi giorni ha già fatto dei numeri impressionanti. La terza è che è quel tipo di cosa che sta chiaramente per diventare virale — scusate l'espressione :)
La prima è la sua autrice.
Chi è Anna?
Anna è una ragazza di La Spezia di SEDICI anni.
Pare che suo padre fosse un dj, che sia cresciuta in un ambiente musicalmente fervido, e che abbia declinato questa tradizione familiare col rap — però boh, è roba stile comunicato, va’ a sapere se è vero.
Quello che ho capito io studiandomela un po’ su Instagram è che è tipo la compagna di classe carismatica che ti sembra destinata a un futuro migliore di quello riservato a te — che invece finirai al massimo per essere segretario in quota M5S della Commissione Giustizia al Senato. Mi sa che questa battuta l’ho già fatta. Andiamo avanti.
Comunque va ovviamente a scuola, è molto attiva sui social, e li usa esattamente come molti suoi coetanei — quindi filtri, meme, pose ecc.
Anna ti saluta (immagine dell’autore).
Qualche giorno fa su TikTok ha lanciato una #bandochallenge alla quale si aderisce interpretando in video una parte del pezzo (qui un esempio), e mettendo in palio la possibilità di finire nel canvas di “Bando” su Spotify — sarebbe lo sfondino animato che parte quando metti in play i brani.
Nei mesi scorsi ha fatto un paio di feat (in particolare “Holydays” e “24/7”) e ha pubblicato qualche video sul suo vecchio canale, “Anna Pepe” (è il suo nome): un pezzo che si chiama “Baby”, e due brevi freestyle che pare fossero usciti prima su Instagram, “Reasons” e “Cuf no thot” — tutta roba da 40/50k views.
Dico “vecchio canale” perché adesso ne ha uno nuovo: si chiama “Anna” e basta, ed è quello da cui ha lanciato “Bando”. È quello “ufficiale”, diciamo.
È importante sapere questa cosa perché il canale ufficiale di un artista preso “dal basso”, negli ultimi tempi, è sempre più Il Segnale del fatto che qualcosa nella sua carriera sta svoltando.
E infatti a fine gennaio Anna è entrata nel roster di Universal, che le ha prodotto e promosso “Bando” e sta ovviamente contribuendo al successo della canzone.
Detto questo, è arrivato il momento di prendere le calcolatrici scientifiche della Texas Instrument.
Perché dovrebbe interessarmi?
Intanto ti faccio notare che non ho ancora usato la parola “coronavirus”.
Poi, eccoti un po’ di dati per farti capire il successo modalità stealth di “Bando”.
Anna è stata la più giovane artista italiana a raggiungere la top 10 di Spotify e Apple Music;
Al momento “Bando” è prima su “Spotify Viral Italia” e “Spotify Viral Global”;
Sempre su Spotify “Bando” è stata streamata 2 milioni e 200 mila volte — almeno fino a giovedì, quando ha postato su Instagram le statistiche screenshottate dal suo “Profilo Artista”;
Su TikTok la #bandochallenge ha 2,8 milioni di visualizzazioni;
È altissima anche nella classifica di Shazam.
Quest’ultima cosa, in particolare, mi ha fatto fare un viaggione.
Pare infatti che il pezzo sia passato più di una volta su M2O (fonte: i commenti su YouTube): la mia teoria è che chi l’ha sentita abbia sfoderato il tel, sia andato a cercarsela, e che questa cosa abbia contributo al suo successo. Ma sicuro non è andata così. Ci ho provato.
Anna ti fa una foto (immagine dell’autore)
Altra cosa che ce la può rendere rilevante: il fatto stesso che alla sua età, e con una produzione non esattamente vasta, abbia firmato per una major.
E cito questo non per dire “Madonna che brava che è già sotto etichetta”, né per citare il fatto che la cosa è diventata oggetto di puntualissime polemiche.
Lo dico perché è interessante capire come, quando e quanto cominceremo a fare i conti col fatto che l’industria musica di oggi è anche — e a volte soprattutto — capitalizzazione della viralità, trazione social, progetto olistico crossmediale, quello che volete: ma una cosa totalmente nuova. Un’altra cosa.
Peggio di prima? Meglio? Pareggio? Boh. Se ti va, fammi sapere cosa ne pensi rispondendo a questa mail o beccandomi su Instagram: magari approfondiamo in un prossimo episodio.
Intanto ne approfitto per ricordarti che Anna ha 16 anni.
Cosa vuol dire bando?
Sta per “abandoned house”. “Trap house”. Le case dove si producono e/o spacciano le sostanze illecite — tra l’altro: tu sai per caso dove posso reperire della droga, giovanotto?
E con questo è tutto. Io vado a starnutire da un’altra parte.
Se ti piace la musica elettronica, o vuoi sentire della musica prodotta da me, qui trovi il mio profilo Spotify: mi chiamo Dj Jack Russell e ho anche un account su Soundcloud, Mixcloud, Beatport e Bandcamp. Quando serve metto pure i dischi, fammi sap.
Bene, adesso che mi sono fatto un po’ di autopromozione posso chiudere questa mail con serenità — d’altro canto eccoti un ultimo dato: sai quanto fattura zio? Esatto zero euro!
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